Le persone che soffrono di Disturbi dell’Alimentazione o (DCA) presentano difficoltà nel rapporto con il cibo e con il proprio corpo.
A livello diagnostico vengono distinte due categorie principali di disturbi dell’alimentazione: l’Anoressia nervosa e la Bulimia nervosa.
La caratteristica centrale di questi due disturbi è un’eccessiva importanza nei riguardi del peso, delle forme corporee e dell’alimentazione.
Le persone che manifestano queste problematiche tendono a presentare:
- vomito auto-indotto;
- l’uso improprio di lassativi o di diuretici;
- preoccupazione nei confronti del mangiare;
- estrema sensibilità alle modificazioni del peso e della forma corporea;
I soggetti che soffrono di Disturbi dell’alimentazione sono prevalentemente adolescenti o giovani adulti mediamente intorno ai 17 anni di età e nella maggior parte dei casi si tratta di ragazze.
L’ Anoressia nervosa è un Disturbo dell’alimentazione caratterizzato da:
- rilevante perdita di peso;
- intensa paura di ingrassare anche quando si è sottopeso;
- alterazione nella percezione e nella valutazione del peso, della taglia e delle forme corporee, tanto che il soggetto di solito percepisce in maniera distorta il proprio corpo o parti di esso;
- amenorrea, assenza di mestruazioni, che è una delle prime conseguenze fisiche dovute alla mancanza di una adeguata alimentazione;
questo Disturbo dell’alimentazione è caratterizzato da una sostenuta e determinata ricerca di magrezza e perdita di peso, che è vissuta dalla persona come un successo e non come un problema anche quando raggiunge livelli pericolosi per la salute.
L’esordio avviene quasi sempre dopo una dieta intrapresa con lo scopo di perdere qualche chilo di troppo. Nelle fasi iniziali, la persona prova una sensazione di euforia per il raggiungimento dell’obiettivo del dimagramento, tuttavia, col proseguire del calo di peso arriva a perdere il controllo sulla propria alimentazione.
Nonostante sia sottopeso, la persona continua a percepirsi come “troppo grassa”. Per questo motivo, seguita a mettere in atto una serie di comportamenti finalizzati alla riduzione del peso come:
- digiuni prolungati;
- vomito auto-indotto;
- uso improprio di lassativi o enteroclismi o diuretici;
- riduzione del numero dei pasti al giorno e attività fisica eccessiva;
Chi soffre di Disturbi dell’alimentazione ed in particlar modo di Anoressia nervosa possono presentare un elevato isolamento sociale, in quanto tendono ad evitare qualsiasi situazione in cui debbano mangiare davanti ad altre persone (es. cene con amici, feste), al contrario sembrano essere molto interessate allo studio e, naturalmente, all’attività fisica.
I livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma fisica e dal peso corporeo. Associati possono comparire sintomi depressivi, quali tristezza, disperazione, senso di colpa e irritabilità.
La bulimia nervosa è un Disturbo dell’alimentazione caratterizzato da:
- abbuffate ricorrenti, una persona “si abbuffa” quando assume una grande quantità di cibo ed ha la sensazione di perdere il controllo mentre mangia;
- comportamenti di compenso che seguono le abbuffate, finalizzati a prevenire l’aumento di peso; tra questi troviamo: vomito provocato volontariamente, uso improprio di lassativi e diuretici, eccessivo esercizio fisico, uso di farmaci anoressizzanti;
- persistenti preoccupazioni riguardanti l’alimentazione, chi soffre di bulimia pensa insistentemente al cibo ed ha un forte desiderio o un senso di compulsione a mangiare;
- persistenti preoccupazioni per il peso e le forme corporee;
Durante le abbuffate la persona non riesce a resistere all’impulso di mangiare ed è in preda alla sensazione di non potersi controllare; le abbuffate spesso continuano fino a che non ci si sente “così pieni da stare male”.
Chi si abbuffa, generalmente, ingoia grandi quantità di cibo, di ogni tipo (es. biscotti, patatine, salumi, caramelle, dolci), molto in fretta e senza avere il tempo di gustarlo. Durante o immediatamente dopo ogni abbuffata può comparire un forte senso di colpa.
Per questo motivo le persone che soffrono di questo Disturbo dell’alimentazione presentano un intenso desiderio di perdere peso, che le porta a pensare costantemente alla dieta e al cibo e a mettere in atto dei comportamenti di compenso (es. vomito provocato volontariamente, uso improprio di lassativi e diuretici, eccessivo esercizio fisico, uso di farmaci anoressizzanti) o di restrizione alimentare (es. saltare i pasti).
I sintomi in base sono:
- abbuffate ricorrenti, ovvero assunzione di grandi quantità di cibo con perdita di controllo;
- comportamenti di controllo del peso (es. dieta ferrea, vomito provocato volontariamente, uso improprio di lassativi o diuretici, esercizio fisico eccessivo);
- eccessiva importanza attribuita al peso, alle forme corporee e al controllo dell’alimentazione;
E’ possibile identificare alcuni fattori di rischio sono gli stessi per tutti i Disturbi dell’alimentazione:
- la presenza di un membro della famiglia a dieta per un qualsiasi motivo;
- critiche di familiari su alimentazione, peso o le forme corporee;
- episodi di vita in cui si è stati presi in giro sull’alimentazione, il peso o le forme corporee;
- obesità dei genitori;
- obesità personale nell’infanzia;
- frequentazione di ambienti che enfatizzano la magrezza (es. danza, moda, sport);
- disturbi dell’alimentazione in famiglia;
Esistono, inoltre, delle caratteristiche specifiche di personalità che si riscontrano nelle persone che soffrono di Disrturbi dell’alimentazione:
- bassa autostima;
- scarsa fiducia in se stessi;
- scarsa consapevolezza delle proprie emozioni;
- perfezionismo;
- impulsività;
- ossessività;
- tendenza ad attribuire importanza eccessiva al peso ed alla forma del proprio corpo;
L’anoressia nervosa danneggia in modo significativo sia la salute fisica che il funzionamento psicologico e sociale della persona che ne soffre. La perdita di peso è quasi sempre accompagnata da problemi fisici derivanti dall’inadeguata nutrizione.
Le complicazioni mediche riguardano principalmente alterazioni nelle funzioni:
- endocrine;
- cardiovascolari;
- gastrointestinali;
- ematologiche;
- metaboliche;
Da un punto di vista psicologico, la presenza di un disturbo alimentare ha spesso effetti negativi sull’umore (tristezza, depressione e sensi di colpa), con conseguenze nei diversi ambiti di vita. Di solito è presente un calo del desiderio sessuale che può influenzare i legami affettivi. In molti casi, inoltre, le persone possono presentare dei problemi nel coltivare dei rapporti di amicizia poiché sono solite evitare le situazioni sociali, soprattutto se queste comportano stare a tavola con gli altri. Si possono presentare anche problemi sul lavoro e a scuola, a causa della difficoltà di concentrazione, e in molti casi liti in famiglia.
È importante considerare che nella maggioranza dei casi l’anoressia e la bulimia si presentano come due facce della stessa medaglia presentandosi come un disturbo composito.
Il Dott. Viganoni tratta i Disturbi dell’alimentazione nel suo studio di Corsico-Milano e di Luino-Varese utilizzando un approccio psicoanalitico individuale. Offre inoltre la possibilità di terapie di gruppo sia per le persone che soffrono di questi disturbi che per i loro familiari.
Ove necessario il trattamento prevede la sinergia di vari professionisti fra cui medici internisti, dietologi e nutruzionisti.
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